lunedì 24 maggio 2010

Igor Patruno:"L'ex portiere non aveva ingerito alcun veleno prima di annegare in novanta centimetri d'acqua"

Resi noti gli esiti della perizia tossicologica eseguita sul corpo dell'ex portiere dello stabile dove fu uccisa Simonetta Cesaroni.
L'uomo avrebbe dovuto deporre nel processo che vede imputato l'ex fidanzato della ragazza.

Pietrino Vanacore non ha ingerito nessun veleno prima di morire. L'ex portiere dello stabile di via Poma dove fu uccisa Simonetta Cesaroni, fu trovato morto nelle acque della località Torre Ovo, non lontano da 'Monacizzo' la contrada di Torricella, in provincia di Taranto, il paesino in cui era tornato a vivere da molti anni. Il corpo galleggiava a pochi metri dalla riva dove il mare è poco profondo.
Sulle prime si era pensato che l'uomo fosse annegato per effetto di qualche veleno ingerito. Per questo si attendeva l'esito degli esami tossicologici che rimettono in gioco tutto: i campioni organici, prelevati in sede autoptica dal medico legale Massimo Sarcinella, non hanno evidenziato tracce di sostanze farmacologiche o tossiche nè nocive".
Nella vettura, lasciata poco distante, fu trovata anche una bottiglia di plastica all'interno della quale c'era un anticrittogamico. Ma "lo stomaco di Pietrino era pulito - scrivono i giornali locali - ad eccezione di un residuo di caffè e della zeppola che aveva consumato poco prima di recarsi sulla spiaggia dove è stato trovato morto. La perizia del dottor Sarcinella non è ancora giunta sulla scrivania del pubblico ministero, Remo Epifani, titolare del fascicolo con l'ipotesi di reato d'istigazione al suicidio contro ignoti, perché il perito non l'ha ancora completata".
Vanacore era stato convocato al Tribunale di Roma dove due giorni dopo avrebbe dovuto deporre come testimone nel processo per l'omicidio di Simonetta Cesaroni, che vede imputato l'ex fidanzato della vittima, Raniero Busco.

Igor Patruno
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