sabato 22 ottobre 2011

Il Messaggero: Via Poma, la moglie: nuovi elementi e li scrive in un libro sul giallo

È stato davvero Raniero Busco a uccidere Simonetta Cesaroni? Tra poco più di un mese sarà una nuova Corte a dover giudicare il comportamento dell’ex fidanzato della vittima di via Poma. Un nuovo processo per il secondo grado di giudizio. Ma in questi mesi di angoscia e attesa quella che, più di ogni altra si è battuta per cercare di arrivare all’assoluzione del marito, è stata Roberta Milletarì, la giovane e bella signora che gli sta a fianco da tredici anni e che gli ha dato due figli. Ha creato gruppi di opinione su facebook, ha investito della difesa anche il super penalista Franco Coppi che collaborerà con l’avvocato storico, Paolo Loria. E ha deciso di scrivere un libro. Si chiama «Al di là di ogni ragionevole dubbio» e, oltre alla sua firma, porta quella di Raffaella Fanelli, cronista milanese «che ha raccolto nuovi elementi inediti», dice Milletarì, su questo giallo dalla soluzione sempre più complessa e lontana.

Il volume è stato presentato ieri al Teatro India da Igor Patruno, giornalista molto esperto sul caso di via Poma e profondo conoscitore degli atti dell’inchiesta (suo il romanzo, «La ragazza con l’ombrellino rosa», dedicato al giallo di via Poma). Per Roberta è stata l’occasione per spiegare quanta angoscia accompagni la loro vita dal giorno in cui la procura di Roma ha deciso di iscrivere Raniero sul registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario. «È impossibile per me parlare di futuro - dice - Il nostro futuro è da qui al 24 novembre. In questa situazione non c’è neanche spazio per i bambini, che cominciano a capire quanto è accaduto. Cosa spero? Di trovarmi davanti a una Corte scrupolosa che abbia voglia di rispondere almeno a una parte dei misteri che accompagnano questa vicenda. Non ho mai dubitato dell’innocenza di mio marito, neanche per un attimo. Lui è un uomo buono, tranquillo. Chi ha ucciso Simonetta ha colpito con una tale ferocia che sarebbe impossibile per una persona come lui». E ancora: «Penso mai all’eventualità di una nuova condanna? Rifiuto questo pensiero, ma quando l’ho detto a Raniero, lui mi ha risposto: “mi preoccupo solo per voi. È per voi che non mi do pace. A me da mangiare daranno”».

Busco ha preferito non essere alla presentazione. «Non se la sentiva - ha spiegato Milletarì - troppe ansie, troppe emozioni».

Cristiana Mangani

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