lunedì 19 marzo 2012

Le tracce di sangue di gruppo A

Ci sono ancora tanti dettagli che proprio non tornano in questa vicenda di via Poma e nella relativa condanna in primo grado di Raniero Busco.
Uno in particolare ha fatto la differenza tra un verdetto di innocenza o di colpevolezza: l'annulamento come prova delle tracce di sangue di gruppo A trovate sulla scena del crimine (ricordiamo che sia la vittima che Busco hanno sangue di gruppo 0).

Partiamo dalla fine, da come tali tracce siano state minimizzate e ridotte al nulla nelle motivazioni della sentenza di primo grado:

"Circa quest'ultima traccia, la presenza di materiale maschile potrebbe ricondursi ad una sovrapposizione di fluidi biologici sangue/sudore, legata alla stessa azione tamponante esercitata per il prelevamento delle diverse striature ematiche, in un'area della porta contigua alla maniglia, il ché avrebbe comportato l'asportazione di tracce biologiche pregresse, indipendenti dall'omicidio... Ciò detto, a parere della Corte, le tracce ematiche di gruppo A sulla parte interna della porta e sulla tastiera del telefono devono ritenersi ininfluenti rispetto al compendio probatorio acquisito. Ed in particolare, sia per la traccia interna sulla porta (prelevata unendo insieme la traccia presente sulla porta e quella presente sulla maniglia), sia per la traccia sulla tastiera del telefono, non possono escludersi, ma anzi devono ritenersi probabili, fenomeni di contaminazione, trattandosi di oggetti naturalmente destinati ad essere toccati da altre persone".

Dunque 2 concetti smontano la traccia di sangue di gruppo A:
Punto 1: una possibile contaminazione con tracce pregresse su maniglia e tastiera per via del fatto che sono oggetti di uso comune
Punto 2: il fatto che il sangue sulla porta e sulla maniglia era stato unito e repertato in un'unica tamponatura e quindi, per il Punto 1, contaminato e inutilizzabile.

Partiamo dal punto2, presupposto del teorema che annullerebbe la validità della prova.
Perizie alla mano, non risulta vero.
E questo fatto è facile da dimostrare, tanto facile che è quasi incredibile di come sia potuto arrivare sin lì.

Queste le foto della tracce di sangue di gruppo A, tanto per rendersi conto di cosa stiamo parlando:



Ora partiamo a ritroso, perchè se la sentenza contiene questo teorema, è successo perchè qualcuno durante il dibattimento lo ha sostenuto.

La Pm Ilaria Calò, durante la requisitoria dice:

'Il campione di sangue, in effetti molto copioso sul lato interno, fu repertato con un unico pezzettino di cotone garza, sia sulla maniglia che sulla porta, il che ha contaminato l'analisi, perchè la maniglia è un oggetto che evidentemente viene toccato da tutti e quindi, a differenza della porta, recava tutte le tracce delle precedenti contaminazioni, quindi mischiare il reperto porta con il reperto maniglia ha sostanzialmente alterato gli esiti dell'analisi.'

Ma da chi viene sostenuta ancora prima questa questa tesi?

Leggiamo la deposizione del Maresciallo Ordinario Flora De Angelis (Polizia Giudiziaria del Tribunale di Roma) nell'udienza del 7 maggio 2010:
'Allora, quello rilevato all'interno era un campione falsato, dal fatto che all'epoca il prelievo venne fatto con un tassello imbevuto di acqua distillata e praticamente venne preso sia quello sulla porta che sulla maniglia, per cui non era più possibile... era alterato, era contaminato, non ...'


Leggiamo poi cosa dice in proposito il maggiore Pizzamiglio:
"Per quello che siamo riusciti a costruire con il Pubblico Ministero verosimilmente questo tamponcino è stato usato per pulire, vedete, tutte queste strisciate che ci sono sulla porta... quindi è molto verosimile supporre che questo tamponcino sia stato usato per pulire tutta quella superficie"


Verosimile?
Ora verifichiamo direttamente sulle perizie.

Dopo una prima perizia dei CCTT Pollo Poesio-Dallapiccola (1-10-1990) in cui si sostiene genericamente che la traccia è stata sottoposta ad analisi per il sistema sanguigno AB0 e ha dato esito positivo per il gruppo A (di cui documentiamo le conclusioni)


ne arriva un'altra sottoscritta dai CCTT Fiori-Pascali-Destro Bisol (3-4-1991) in cui si descrivono i reperti:


REPERTI DISTINTI (porta e maniglia) DUNQUE.
Queste le conclusioni di questa perizia:



Ma non è finita qui. Dopo un'altra perizia dei CCTT Fiori-Pascali-Cortese (28-4-1992) (di cui documentiamo le conclusioni)

e dei CCTT Dallapiccola-Spinella (1-6-1992) (di cui documentiamo le conclusioni)


nel 1999 una nuova perizia a firma Garofano-Lago ci descrive nuovamente i reperti da analizzare:



ANCORA UNA CONFERMA DI REPERTI DISTINTI (porta e maniglia).

Queste le conclusioni di quella perizia:



Nascono tante domande a fronte di queste conclusioni:
- è ancora disponibile il dna estratto da queste analisi? E' stato mai comparato poi con qualche dna di sospettati/indagati?
- perchè Garofano, perito dell'accusa e presente in aula, non ha parlato di questa sua analisi del 1999?
- e come mai non si è sentito in dovere di segnalare che i reperti erano distinti, nè in aula nè successivamente in una delle tante trasmissioni televisive che l'ha visto ospite o conduttore?

Domande che nessuno fa e a cui nessuno risponderà mai.
Così torniamo, impotenti e rassegnati, a leggere quelle righe della sentenza di primo grado:


Ed ecco come succede che un fatto NON VERO, ripetuto tante volte, diventati una VERITA'.


Passiamo ora al punto 1: una possibile contaminazione con tracce pregresse su maniglia e tastiera per via del fatto che sono oggetti di uso comune.

Questa la conlusione da parte del perito L. Garofano in relazione alla possibile contaminazione dei reperti:
"In tale quadro non può comunque escludersi che la limitatissima componente maschile rinvenuta su questo materiale possa ricondursi a tracce pregresse, già presenti sulla porta, ovvero una possibile contaminazione nel corso dei prelievi"

Leggiamo cosa dice a riguardo anche il Maggiore Pizzamiglio in uno stralcio dal senso un pò confuso:


E' difficile contestare un'opinione resa da periti così autorevoli, ma non è forse vero che questo dubbio sulla contaminazione con tracce pregresse è applicabile a qualsiasi caso di omicidio?

E poi bisognerebbe chiarire se i risultati delle analisi effettuate con il sistema di rilevazione AB0, con cui è stato rilevato sangue di gruppo A, funziona solo per il sangue o anche per il sudore.
Quando si legge sulla perizia 'sangue gruppo A' perchè dovrebbero riferirsi a tracce di sudore?

Viceversa il fatto davvero decisivo che ci fa credere alla validità di queste prove è che (come è stato riconosciuto dalla stessa accusa) anche su un telefono dell'ufficio vengono rinvenute tracce di sangue di gruppo A. Telefono che durante questi anni SPARISCE (ce lo conferma la stessa PM Ilaria Calò) e quindi non è più utilizzabile per le analisi più avanzate.

Pur riconoscendone la validità, l'accusa ribadisce il concetto usato per la maniglia: sul telefono erano state trovate tracce di sangue di tipo A, ma anche per il telefono vale il discorso che si tratta di un oggetto di uso comune e viene manipolato da un elevato numero di persone, per cui anche questi esiti delle analisi si possono considerare nulli.


In più di un'occasione si attesta la tesi accusatoria argomentando con un secco: "L'unico DNA presente sulla scena dell'omicidio appartiene all'imputato (reggiseno e corpetto)".

Perchè non si prende in considerazione anche questa prova macroscopica?

Secondo la ricostruzione dell'accusa, prima del ritrovamento del cadavere, in quell'appartamento entrarono solo 3 persone: la vittima, Raniero Busco e Petrino Vanacore. Tutti e 3 soggetti con gruppo sanguigno 0.

Di chi era allora il sangue di gruppo A maschile?


Gabriella Schiavon

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.