martedì 10 aprile 2012

Il giallo del campione biologico di Busco.

Durante le verifiche sulla documentazione relativa ai campioni biologici comparativi
delle tracce su corpetto e reggiseno, i periti nominati dai Giudici della Corte
d'Appello hanno ritenuto importante segnalare un'anomalia.

Esaminando il campione 38B relativo al file "004_rep_38_3301_00_RG_RM.fsa" segnalato
appartenente a Busco Raniero, si accorgono che risultava in corso di analisi (ettroforesi capillare) in data 16/11/2004. I files furono analizzati dai periti con l'ausilio del software GeneMapper versione 3.2.1.

Le analisi dei cinque campioni prelevati a Raniero Busco sono documentate con queste date:

- primo prelievo data 6/12/2004 ed è giunto ai laboratori dei RIS di Parma il 3/1/2005
- secondo 16/2/2005
- terzo 5/5/2005
- quarto 20/6/2005
- quinto 2/12/2005

Quindi l'analisi risulterebbe ANTECEDENTE alla data del primo campione disponibile di
Raniero Busco. Cosa ovviamente impossibile. Non si può utilizzare un campione per un'analisi prima di averlo ricevuto.

In aula, il 27 marzo scorso, riformulata l'anomalia dal Pubblico Ministero, il maggiore Pizzamiglio (consulente in primo e secondo grado dell'accusa), ha fornito una spiegazione.
Ha sostenuto che la documentazione riportava una data sbagliata (in realtà lui sostiene che la data corretta sia il 21/5) a causa di un baco informatico della versione 3.2.1 del software.
E che la casa produttrice aveva rilasciato la versione successiva certificata e priva di bachi (versione ID X) con la quale, lui sosiene, si visualizza la data corretta.

Auspichiamo che venga fatta luce su questa questione che, se confermata, aprirebbe nuovi e inquitanti scenari sulla vicenda.

Gabriella Schiavon

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