mercoledì 6 giugno 2012

L'odio errante serpeggia su Facebook

C'è gente che pretende di farsi gioco delle regole di convivenza democratica, che fa l'apologia della giustizia fai da te, che propone di fucilare i giudici, che offende chi la pensa diversamente; ed è questo il fatto grave, a prescindere dall'aver insultato un uomo riconosciuto innocente, dobbiamo far sì che diventi una questione che riguarda tutta la gente per bene.







Igor Patruno

1 commento:

  1. Igor ti stimo molto per le tue attività, in particolare per l'impegno che metti nel caso di Via Poma, che seguo da tempo. D'accordo con te anche su questa cosa dell'odio che serpeggia su FB su busco (ma anche su altre tante cose, giorni fa sono stata attaccata da uno poco sano di mente che, saputo che svolgo la professione di professore universitario, mi ha apostrofato come statale, mangia pane ad ufo -ancora rido, lavoro dalle 9 del mattino a mezzanotte... spesso anche nel weekend e si è augurato che mi licenziassero, insieme a tutti gli altri...). . Mi chiedo solo se però, nel parlarne, nel segnalare queste scemenze (perché di scemenze si tratta, non penso che annoveri queste cose come opera di menti pensanti...) di fatto non si dia loro visibilità, che non avrebbero di certo altrimenti... Dico spesso:un tempo esistevano i bar, dove la gente sbicchierava, per alcuni era divertimento, per altri era anche lo sfogare la voglia di parlare, di apparire meglio di quel che si è... durava tutto il tempo di una sbicchierata e di un tressette. Se due tre sgangherati si mettevano insieme a sostenere cose impossibili, non gli si dava retta: il mondo è fatto per il contraddittorio, per sostenere una tesi bisogna saper parlare, sostenere lo sguardo dell'altro, sapersi esporre. Ma in FB non è così: i gruppi che si creano sopravvivono solo sulla propria verità, circuiti interrotti, gente che non parla, non discute. Il contrario del social. Il fatto stesso che ci sia un pulsante "Mi piace" ma non un pulsante "Non mi piace" te la dice lunga. Vedo gruppi biechi e anche gruppi sani seguire il loro destino inesorabile: c'è sempre qualcuno che si arroga il diritto di fare il capo, con fare chissà perché sempre tamarreggiante... ne ho visti tanti, ne sto lontana. Sproloquio, lo so: ma insomma avrai capito che forse ignorare il pensiero degli stolti è forse il metodo migliore per metterli nell'angolo. Un saluto caro, e complimenti ancora per il tuo impegno. Anna Maria D'Arcangelis

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