mercoledì 16 marzo 2011

Catene causali distinte che procedono in parallelo

…catene causali distinte che procedono in parallelo…

Le parole hanno a volte un effetto magico, come succede per i brani di certe canzoni che ci colpiscono più per il timbro musicale della frase che non per il senso letterale.
La frase pronunciata dal Pubblico Ministero durante la requisistoria, pare una massima, un assioma, un postulato a cui non può farsi a meno di credere.
La struggente concatenazione di parole che conducono al senso opposto del comune percepire.
L’inverosimiglianza che diventa naturale, semplice e credibile.

Nel caso di via Poma la “catena causale che procede in parallelo” si manifesta secondo il PM nell’episodio dell’ingresso di Vanacore nell’appartamento in cui è stata uccisa Simonetta, e nelle azioni che ne sono seguite.

Si guardi a questo episodio con mente fredda.

Sappiamo che un uomo – Mister A - entra in un ufficio dove scopre il cadavere di una donna uccisa a coltellate. Quest’uomo telefona al titolare di quell’ufficio - Mister B - ripetutamente. Poi chiude l’appartamento a chiave e quando arrivano persone che cercano quella donna non si fa vedere.

Ed ora gli interrogativi più importanti:
- perché l’uomo entra nell’appartamento?
- perché l’uomo non chiama la polizia?
Ora, accade che una persona – Mister C – viene sospettata del delitto ma questa persona non conosce “Mister A” e nemmeno la persona che Mister A chiamò quella sera, ossia Mister B.

La deduzione più semplice sarebbe che Mister C non c’entra nulla, a meno di una improbabilissima ipotesi:
Mister A è una persona senza cuore, ottusa e servile, che crede suo dovere chiamare i padroni per informarli che forse fra i suoi dipendenti c’è qualche sporcaccione, ma in realtà non sa nulla.
Passi questa remota eventualità, ma rimane ancora una cosa inspiegabile: se non sapeva nulla, che motivo aveva di entrare nell’appartamento?
Come si fa, ora, a …..procedere in parallelo?

Non resta che un’altra possibilità: la porta aperta!

Anche l’assassino – Mister C - è una persona ottusa, uno che prende le chiavi di quell’appartamento ….. ma poi non chiude la porta!
Strano soggetto Mister A. Invece di stare in cortile con i colleghi e la moglie a mangiare l’anguria e far riposare la schiena a pezzi, se ne va a passeggio per le scale così da scorgere la porta aperta … entrare ….. e fare il servo omertoso.

Quando vent’anni dopo si chiede a Mister A di venire in aula a raccontare la strana storia che permette di continuare ad accusare Mister C, l’uomo non se la sente di raccontare quella storia, e si uccide.
Era depresso, diranno gli uomini che credono alle “catene causali distinte che procedono in parallelo..

Bruno Arnolfo

3 commenti:

  1. bruno, come sempre grandeeeeeeeeeeeeeee...........io ( batman) su quest' episodio mi ci sono mangiato il fegato e spesso mi hanno accusato di essere imparziale...........ora dopo il portone di cui non sappiamo la serratura ti do' un' altro spunto........siete sicuri che vanacore aveva le chiavi? io penso proprio di no........facci sopra le domande logiche e chiediti perche' e come e' arrivata l' agendina lavazza...forse alla fine dovremmo riabilitare qualcuna che in altri lidi e' stata fatta passare per visionaria. ciao

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  2. Grazie Batman.
    Spero nell'annunciata amnistia di Fell, cosi da poterti rileggere sul forum principale.
    Mi ricordo di una pasionaria ma mi sfugge chi possa essere la visionaria.
    Magari dacci un indizio.
    Di nuovo grazie
    Bruno

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  3. gli indizi sono tutti nel forum, dei riscontri ne parlero' volentieri, meglio in privato, magari..........dell'amnistia ne parleremo a tempo debito ti posso dire che non sono il solo che attende delle risposte su comportamenti anomali tutti da chiarire..........vedremo, il tempo e' galantuomo e i post sono tutti salvati..........ciao e aribravi te e soci.

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